quinta-feira, 25 de junho de 2009

Gli avverbi

Gli avverbi di luogo :dietro / lontano / sotto / sopra / qui / davanti / dentro / lì

http://www.adesso-online.de/lingua/esercizi-e-test/categorie/Avverbi

Gli avverbi di tempo presto: tardi, prima, dopo/poi
http://esercizi.ladante.it/Nov2006/test_00001_A002_022.asp

La maggior parte degli avverbi derivano dall'aggettivo corrispondente e si formato aggiungendo "mente" alla finale del femminile singolare dell'aggettivo (esempio: onesta + mente = onestamente; forte + mente = fortemente...). Gli aggettivi che finiscono in "re" o "le" perdono la "e" di fronte a "mente" (esempio: regolare + mente= regolarmente; gentile + mente = gentilmente).
Altri avverbi comuni che non finiscono in "mente" sono: "bene", "male", "ora", "ieri", "oggi", "poco", "molto", "prima", "dopo", "non"...
Ci sono diverse categorie di avverbi. Ecco le più importanti:
AVVERBI DI MODO - indicano come un verbo, aggettivo o altro avverbio è modificato dall'avverbio. Esempio: "lei cammina lentamente"; l'avverbio "lentamente" indica come la signora cammina.La maggior parte degli avverbi che finiscono in "-mente" appartengono a questa categoria.
AVVERBI DI TEMPO -indicano quando o quante volte accade un'azione. Esempio: "oggi sono stanco"; l'avverbio "oggi" indica quando la persona è stanca.
AVVERBI DI LUOGO -indicano dove accade un'azione o dove sono l'oggetto o il soggetto. Esempio: "vado fuori"; l'avverbio "fuori" indica dove va il soggetto.
AVVERBI INTERROGATIVI - generalmente introducono una domanda: "perché non scrivi una lettera?"; l'avverbio "perché" introduce la domanda.
AVVERBI DI QUANTITÀ - indicano quantità: "sono molto stanco"; l'avverbio "molto" indica quanto è stanca la persona.
http://www.cyberitalian.com/sp/html/gra_adad.html

Avverbi di tempo
Gli avverbi di tempo servono per indicare il tempo di svolgimento di un’azione.

Ti mostriamo innanzitutto gli avverbi di tempo che hanno come unità di misura la durata di un giorno (situando l’azione nella giornata in corso, in quella precedente o seguente a quella in corso ecc.).

OGGI L’altro ieri ← ieri ← → domani → dopodomani


Per indicare azioni molto lontane nel passato puoi usare l’espressione: … giorni fa.

Es.: tre giorni fa ho preso il treno

Quando vuoi collocare l’azione nel corso della giornata puoi usare questi avverbi di tempo:
mattina, pomeriggio, sera, notte.

Quando si vuole parlare di azioni che si svolgono nella giornata in corso si usa oggi, ma questa (o la forma abbreviata sta-) in questa mattina (stamattina), questa sera (stasera), questa notte (stanotte).

FAI ATTENZIONE: quando vuoi parlare di un’azione che si svolge nel pomeriggio devi dire oggi pomeriggio.

Per parlare di un’azione che si svolge domani puoi dire domani mattina (oppure domattina), domani pomeriggio, domani sera, domani notte.

Per parlare di un’azione che si è svolta ieri puoi dire ieri mattina, ieri sera, ieri notte.

Per indicare l’anno precedente a quello in corso puoi utilizzare l’anno scorso, un anno fa, l’altr’anno.
Es.: io sono venuto in Italia l’anno scorso.

Per indicare un numero superiore di anni si adoperano le espressioni con fa.
Es.: io sono venuto in Italia due anni fa.

FAI ATTENZIONE: l’espressione l’altro giorno significa ‘qualche giorno fa’ e non ‘ieri’.

Es.: qualche giorno fa ho iniziato il corso di italiano.

Per indicare l’anno successivo a quello in corso puoi dire l’anno prossimo, fra un anno.
Es.: Fra un anno farò una bella vacanza al mare.

Altri avverbi di tempo molto utilizzati sono:

Ora: si usa per indicare principalmente un’azione che si svolge nel tempo presente.
Es.: che cosa fai ora?

Mai: si usa per indicare un evento che non si svolge in nessun tempo.
Es.: lui non è mai venuto a cena a casa mia.

Ancora: indica la continuità di un’azione.
Es.: ancora non ho finto di mangiare la pasta.

Spesso: si usa per indicare un evento che si ripete in modo abbastanza frequente.
Es.: io vado spesso in vacanza in montagna.

Sempre: si usa per indicare un’azione che si svolge in maniera continuata e senza fine.
Es.: io abiterò sempre a Roma.
http://www.educational.rai.it/ioparloitaliano/lezioni/10/doc/lz10cl001.rtf

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